Si sono concluse a Livigno le selezioni per partecipare al master Istruttori Nazionali di sci alpino, diventato annuale.

Dopo la prova cronometrata di Gigante erano passati in 32, ammessi a sostenere la “Prova degli archi”, ossia la dimostrazione in campo libero di parallelo, serpentina, curva arco medio e corto raggio.

Alla fine i candidati ammessi al master sono sette: Giovanni Mizzoni, Nicolò Colombi, Francesco Negra, Federico Poncet, Alessandro Bossi e le ex Azzurre Sabrina Fanchini e Sarah Pardeller (esentate dalla prova di Gigante in quanto in passato erano state fra le prime 50 al mondo nelle liste FIS, come da regolamento).

A questi per il corso si aggiungerà Verena Stuffer, ammessa di diritto per essere fra le prime 15 atlete dei punteggi FIS.

Nonostante le innovazioni apportate nelle ultime due edizioni delle selezioni (fra l’altro il voto palese degli esaminatori nella prova dimostrativa), non sono mancate le polemiche, stavolta dovute all’esclusione di un candidato, Fabio Carbone, che aveva già superato il test di Gigante, il quale non è risultato in regola con la domanda di ammissione, che prevede l’iscrizione ad un Collegio Maestri da almeno 16 mesi.

L’eliminazione di Carbone ha portato al ripescaggio di Negra, poi risultato idoneo al corso.

Nella foto in alto: due candidati al master. Qui sopra, Giovanni Mizzoni in azione durante il test. Sotto, Sabrina Fanchini.

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