E’ Nadia Fanchini a raccontare la “sua” Olympia, quella che affronterà per l’undicesima volta in carriera nel 2019, quella rinnovata soprattutto nel tratto finale, quella che ha appena ottenuto l’ok definitivo della Federazione internazionale alla disputa delle gare del prossimo 19 e 20 gennaio.

Cortina è una pista che mi è sempre piaciuta un sacco – dice Nadia -, spero solo che quest’anno ci sia neve dura perché penso che diventi molto più interessante. È una pista tecnica, dove bisogna saper far girare gli sci, ma dove vanno bene anche le atlete che sono molto scorrevoli: una pista completa, come ce ne sono poche nel circuito“. Secondo Nadia, “se si sbaglia nel tratto tecnico si perde ben poco, rispetto ad esempio ad un errore commesso nella zona di Rumerlo, dove chi è più scorrevole può guadagnare veramente molto“.

Però quest’anno il tratto finale cambierà. Nuovo traguardo e nuova parte finale: non ci sarà più la curva a destra che immetteva sul piano finale, ma si arriverà dritti dopo Rumerlo. Una novità importante per le atlete, ma anche per il pubblico, che potrà godersi gli ultimi 15-20 secondi di gara. “L’idea già mi piace” – commenta Nadia, che aspetta ancora di conquistare il suo primo podio sull’Olympia.

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