Le parole delle Azzurre al termine del Gigante di Soelden.
Brignone: “E’ un peccato perché le prime due non hanno fatto una seconda manche perfetta. Io però ho sbagliato più di loro, ho fatto un grosso errore e ho perso molto tempo. Non si vedeva molto bene sul muro, però non è una scusa, la pista era bella e bisognava attaccare. Non sono riuscita a fare la differenza. Sicuramente nella seconda manche la neve era più scivolosa, ma lo era anche per la Worley che ha fatto un gran tempo. La Robinson è molto brava, scia un po’ come un maschio: attacca molto e non ha pressioni. Shiffrin in Gigante non riesce ad essere così superiore come invece è in Slalom e quindi anche lei non può permettersi di sbagliare. Per quello che mi riguarda, ci ho provato, mi sentivo bene, non è andata e comunque non sono lontana dalle prime: ci proverò la prossima volta”.
Melesi: “La neve della seconda era quasi meglio di quella della prima manche, le prime porte del muro erano più angolate, ma tutto sulla falsariga della prima manche. Oggi è stato tutto stupendo grazie ad un manto bellissimo. Sono contenta ed emozionata per i primi punti. Adesso abbiamo una decina di giorni e poi andremo in America per migliorare la velocità. Sotto questo aspetto devo crescere molto rubando anche dei segreti alle mie compagne di squadre che sono atlete di alto livello”.
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Curtoni: “Pensavo di aver fatto una bella seconda manche, di avere mantenuto buon ritmo e tenuto buone linee per recuperare posizioni, invece non è andata bene. Le gare sono così, pensiamo alla prossima”.
Bassino: “Non sono riuscita a sciare forte come volevo, come se mi fosse mancata una marcia. Nella seconda ho cercato di partire bene, ma nell’ultimo pezzo ho perso molto. Io comunque non perdo la fiducia in me stessa: erano due anni che qui non tagliavo il traguardo. Forse inconsciamente la caduta dei giorni scorsi un po’ ha influito”.
Goggia: “Ho sentito un pochino la prima gara e ho tenuto troppo. Non ci sono scuse, si poteva fare, la pista era bellissima, ma ho sbagliato io l’approccio. La gara è la gara, si affronta in maniera diversa rispetto all’allenamento, forse non sono riuscita a rispettare la sciata che avevo in allenamento. Non ho fretta di risalire in gigante, ma non mi fermerò. I miei programmi non cambiano: in America farò prevalentemente velocità, che a Ushuaia non ho fatto molto. Peccato non aver sfruttato la pista oggi”.
Nella foto: Marta Bassino nel parterre di Soelden.
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