Ecco cosa dicono gli Azzurri dopo aver concluso lo Slalom di Wengen.

Manfred Moelgg: “Come è successo ad Adelboden, sotto mi manca qualcosa. È stata una gara solida e combattuta, spero di prepararmi bene per il futuro. Kitzbühel e Schladming mi piacciono più di Wengen, mi trovo meglio, l’importante è che fisicamente possa raccogliere tutte le forze che ho”.

Nella foto in alto (FISI – Pentaphoto/Tacca): Manfred Moelgg in azione oggi a Wengen.

Stefano Gross: “Sto riacquisendo fiducia sicuramente, nell’ultima parte come al solito manca ancora un po’ di allenamento, arrivo a tre quarti gara che non riesco più a imprimere la mia sciata, purtroppo si perde del tempo prezioso per essere lì davanti. È dura perché non riesco ad allenarmi come vorrei e così non si ha la fiducia necessaria al cancelletto di partenza, ma sto lavorando tanto. Penso di aver fatto vedere già tratti molto buoni, manca solo mettere insieme due manche, soprattutto le ultime parti”.

Giuliano Razzoli: “Sul muro è andata bene la prima manche, nella seconda forse ho avuto troppo ‘rispetto’, bisognava rischiare di più, si poteva tagliare più diretti sulle porte, ho sciato bene ma non velocissimo. Sono andato discretamente anche sotto, è una buona manche, non ho rischiato tanto perché volevo arrivare dopo Adelboden per confermarmi nei primi trenta, era importante, c’è da lottare con la necessità di arrivare al traguardo. La via è quella giusta, anche nelle prossime due gare sarò nei trenta, per me è comunque una risalita. È lunga, ma la sto percorrendo, avendo la possibilità di rischiare un po’ di più, potrei fare meglio, ma per ora va bene così”.

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