La forte sciatrice statunitense, affiancata dai compagni di nazionale Ted Ligetye Tommy Ford, ha approfittato delle ottime condizioni della pista Salizzona di Folgaria, barrata e preparata ad hoc dai tecnici dello Ski Team Altipiani e di Folgaria Ski.
L’americana si è prestata a penne e taccuini dei giornalisti in occasione della conferenza stampa tenutasi al Muu Village di Folgaria e introdotta dal presidente dell’Apt Alpe Cimbra, Michael Rech.
Nella foto in alto: Lindsey Vonn in allenamento sulla pista Salizzona di Folgaria (TN). Qui sopra, durante la conferenza stampa. Sotto, con la pista sullo sfondo.
«Abbiamo cercato di far trovare a Lindsey una pista in condizioni ottimali e, se lei stessa si è detta soddisfatta del nostro lavoro, il merito, oltre che della località, va condiviso con i tecnici dello Ski Team Altipiani e di Folgaria Ski – ha commentato in apertura della conferenza stampa il presidente dell’Apt Alpe Cimbra Michael Rech – Per noi si è trattato di un’opportunità incredibile, la più grande soddisfazione professionale ed umana che ho provato da quando ricopro questo ruolo».
Alla soddisfazione di Rech ha fatto eco quella di Lindsey Vonn. «Ho svolto delle sessioni d’allenamento ottimali – ha spiegato la campionessa della nazionale a stelle strisce – Ultimamente avevo riscontrato qualche problema sul fondo ghiacciato e qui a Folgaria ho potuto lavorare bene su questo aspetto. Ho cercato di trovare la giusta combinazione tra scarponi e sci: la pista era perfetta e ho provato buone sensazioni».
Per la campionessa americana si è trattato di un felice ritorno in Trentino, dove nel 1999 conquistò la prima vittoria importante della sua carriera. «In quell’anno vinsi lo slalom speciale al Trofeo Topolino (che da 7 anni a questa parte si svolge proprio a Folgaria, dal 2017 con la nuova denominazione di AlpeCimbra Fis Children Cup, ndr) – ha aggiunto la Vonn – Ricordo che mio padre mi disse che tutti i grandi campioni dello sci, prima di affermarsi in Coppa del Mondo, avevano vinto il Topolino. Devo dire che, anche nel mio caso, aveva ragione. Quel giorno ero molto nervosa, a bordo pista c’erano sia mio nonno che mio padre. Fu la prima vittoria importante della mia carriera».
Negli anni a seguire ne sono arrivate molte altre, fissate in una bacheca in cui trovano posto quattro Coppe del Mondo assolute, sedici di specialità, due titoli iridati e uno olimpico, quest’ultimo conquistato a Vancouver nel 2010. Ora il sogno è quello di conquistare un’altra medaglia a cinque cerchi ai Giochi Olimpici di Pyeongchang.
«Nella mia lunga carriera ho vinto molto – ha spiegato Lindsey -, ma ho ancora due grandi obiettivi che vorrei raggiungere prima di smettere con l’attività agonistica: vincere un’altra medaglia olimpica, possibilmente d’oro ma non importa il colore, e battere il record di vittorie in Coppa del Mondo di Ingemar Stenmark».
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